‘Salire’ è stato il filo conduttore della giornata. Sole e tanta umanità – intesa come numero di persone – sono stati invece gli elementi che hanno reso il percorso di oggi più intenso.
Prima e unica tappa del giorno, l’Acropoli di Atene. Alla base il museo, disegnato con tratti di architettura moderna, che accoglie statue e opere originali ritrovate sull’Acropoli. Qui i nostri pellegrini hanno ascoltato le diverse vicissitudini che hanno coinvolto l’Acropoli nei secoli scorsi: gli antichi splendori del passato, la preziosissima e gigantesca statua di Atena scolpita da Fidia e immaginata secondo la descrizione di Tucidide, il depauperamento effettuato dai cristiani e la trasformazione in chiesa, l’influenza della dominazione turca, i bombardamenti dei veneziani e le moderne opere di restauro attuate da milionari del più ricco occidente.
Quello che si vede oggi del Partenone, il tempio dedicato alla dea Atena vergine, seppur nel suo fascino, è solo una piccola essenza della magnificenza con cui il monumento si presentava ai popoli del passato. Qui, in occasione dei festeggiamenti annuali in onore della dea, si radunavano migliaia di persone di ogni ceto sociale. Sacrifici animali erano offerti alla divinità e, per una settimana, era incessante l’alternarsi di giochi, competizioni di atletica, banchetto, feste.
Per salire al Partenone, il percorso si snoda lungo la rocca, tra scalini e selciati, per un’altezza totale pari a un palazzo di diciassette piani.
L’ingresso al sito archeologico è monumentale. I Propilei, con le loro maestose colonne, accolgono i visitatori nella zona “santuario” dove si erge subito alla vista il Partenone.
Suggestiva anche la vista dell’Eretteo, il tempio dedicato ad Atena ‘protettrice’ con la Loggia delle Cariatidi, raro esempio di eleganza femminile, donne prigioniere condannate a sostenere il peso del soffitto per sempre.
E dopo una lunga visita sotto il solleone di luglio, segue la discesa, con gli occhi puntati all’orizzonte, immaginando quanta vita pullulasse nello stesso luogo centinaia di secoli fa, nel pieno del suo splendore.
Pranzo tipico in trattoria e via, si parte per le Meteore, che saranno la tappa del prossimo episodio.